venerdì 4 maggio 2012

Lost Generation




Ti ho vista in sogno. L'abito da sposa bianco brillava al sole di agosto. Gli invitati, ostaggi della loro occasionale eleganza, ti guardavano compiaciuti. Volesti a tutti i costi disobbedire alla tradizione, ed entrasti in chiesa da sola, con lo sguardo di chi si gode il sapore di ogni singolo istante. «Ti amo amore mio!» sussurrai alzandoti il velo che copriva il tuo viso, mi sorridesti. Era il nostro giorno: lacrime, applausi, baci, petali, riso; il sole al tramonto donò una luce incantevole per le foto di rito.
  Poi, ho visto anche te. Mani minute che cercavano di afferrare le mie; un volto angelico incorniciato da soffici capelli biondi, quasi impercettibili nella penombra del passeggino. Piangevi e sbrodolavi come un albero che trasuda la sua linfa. «Vivrai felice, te lo prometto!» e ci incamminammo lentamente respirando quell'aria fresca di primavera.
  È proprio vero che la vita ti scorre davanti in un momento, e la cosa più confortante è potere decidere dove fermarla, imprigionandola in un ricordo infinito, immune allo scorrere del tempo. Sì, voglio ricordare solo questo! Il resto è odore di benzina, fiamme...e finalmente buio.



Alle vittime della crisi del 2012.




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